In November-December 2021 I participated in the International Digital Art Festival Ventipertrenta (Twenty by Thirty) in Italy, the 17th edition, a project of Terra dell'Arte, partonized by the Belforte di Chianti comune. I presented my art photos THE WHEEL OF FORTUNE and REFLECTIONS to the Festival. I loved the Festival, which is both very beautiful and highly professional, and was honored to interview the brilliant artist Alfonso Caputo, the Artistic Director of the MIDAC Museum and the President of Terra dell'Arte and the International Digital Art Festival Ventipertrenta. Ventipertrenta is curated by Terra dell'Arte and the MIDAC Museum. Alfonso Caputo shares the artistic direction with Laura Castanedo (a Mexican artist), Margareth Degeling (a Dutch artist), Elisa de Almeida (a Portuguese artist) and Joaquim Rodriguez (an Argentinian artist) who also compose the permanent committee of Ventipertrenta..
MIDAC - "Museo Internazionale Dinamico di Arte Contemporaneo"/Art Festival Ventipertrenta "Dynamic International Museum of Contemporary Art".
Ventipertrenta, festival internazionale di arte digitale, nasce all'inizio del terzo millennio, nel 2004, come progetto dell'associazione culturale internazionale "Terra dell'Arte".
Ho percepito che era molto importante creare un evento internazionale dedicato a questo tipo di arte che, a quel tempo, era ancora considerata secondaria in troppi ambienti dell'arte contemporanea.
Quindi questo è stato il modo per creare un punto di incontro tra gli artisti di tutto il mondo che lavorano nell'arte digitale e tra questi artisti e il pubblico.
Olga Slobodkina-von Bromssen
Come funziona?
Alfonso Caputo
Fin dall'inizio abbiamo deciso che la partecipazione doveva essere senza filtri e che tutti gli artisti che volevano far parte di questo festival potessero partecipare senza invito semplicemente proponendo la propria candidatura direttamente attraverso il nostro sito web.
https://ventipertrenta.wordpress.com/
Nella home page è possibile scegliere la lingua preferita tra inglese, spagnolo e italiano.
In questo modo abbiamo creato l'opportunità di avere nel nostro festival allo stesso tempo sia artisti riconosciuti sia artisti emergenti.
Questo è stato importante perché la qualità della proposta è stata molto alta e con una forte sperimentazione sin dall'inizio.
Negli ultimi anni la partecipazione è totalmente gratuita, senza tassa di iscrizione. Poniamo solo la condizione che le opere d'arte, che restano sotto il copyright degli autori, diventino parte della collezione del nostro museo.
Oggi possiamo contare su una forte collezione che ha generato molte mostre internazionali in tutto il mondo oltre le normali edizioni del festival.
Olga Slobodkina-von Bromssen
Quali sono i risultati?
Diciassette edizioni, più di 700 opere, più di 150 artisti partecipanti.
Siamo molto orgogliosi dei nostri risultati e abbiamo cercato di sintetizzare il tutto in un catalogo generale pubblicato a fine 2020 che contiene una selezione della collezione basata sulle opere di 82 artisti.
Vedo il futuro del nostro festival molto pieno di cose buone.
Sto lavorando alla realizzazione di un nuovo museo totalmente dedicato all'arte digitale e spero che possa essere realizzato in poco tempo.
Il festival è molto fresco e giovane e piace alla gente perché è una buona opportunità per chi non ha un forte feeling con l'arte contemporanea per incontrarla.
Sappiamo che molti giovani artisti percepiscono ventipertrenta come un'opportunità per entrare in un mondo che molte volte è troppo chiuso per loro e per le loro creazioni.
Questo è per noi uno degli obiettivi più importanti della nostra attività come "Terra dell'Arte": aprire la porta del futuro a coloro che dovranno vivere questo futuro trasformandolo nel loro presente e nel presente dell'intera umanità .
Olga Slobodkina-von Bromssen
Sulla tua arte
Come hai iniziato?
Alfonso Caputo
Io ho iniziato con la scrittura. Ho iniziato a creare storie nella mia infanzia nello stesso momento in cui ho imparato a leggere e a scrivere.
Invece per l'arte visiva ho iniziato nella mia adolescenza studiando la composizione dell'immagine, la produzione delle immagini e il disegno a china.
Parallelamente ho studiato fotografia osservando il lavoro di mio padre in questo campo.
Olga Slobodkina-von Bromssen
Perché hai deciso di diventare un artista?
Alfonso Caputo
Ho pensato che potevo considerarmi e che potevo definirmi "artista" nel momento in cui ho capito di aver creato qualcosa che prima non avevo mai visto.
Questa è per me la definizione corretta di artista.
Un artista è un essere umano che contribuisce allo sviluppo dell'intera umanità costruendo e regalando qualcosa di nuovo.
Non facendo questo in competizione con "l'altro", ma in armonia con il suo ambiente e facendolo "per sé e per gli altri".
Olga Slobodkina-von Bromssen
La tua educazione
Alfonso Caputo
Ho studiato fotografia, design, disegno tecnico e cartografia. Tutto questo quando non esisteva il computer, quindi significava lavorare con metodi tradizionali.
Non ho mai finito la mia carriera universitaria in filosofia, forse perché ho vissuto in tempi molto strani. In questa parte della mia vita e per molti della mia generazione non era così importante avere un "pezzo di carta".
Come artista ho costruito il mio modo personale di essere artista attraverso l'apprendimento diretto dai maestri, come era normale in passato, non in un'Accademia. Il primo maestro fu mio padre nel campo della fotografia.
Olga Slobodkina-von Bromssen
La tua affermazione artistica
Alfonso Caputo
Credo nel potere dell'arte sulle persone. L'arte ha il potere di cambiare la vita di ognuno di noi.
Come osservatore d'arte e come produttore d'arte. Educare le persone ad esprimersi attraverso l'arte è fondamentale. Non tutte le persone possono diventare artisti, ma tutte le persone hanno creatività. Giocare con l'arte aiuta le persone a essere libere e aiuta le persone ad avere una vita più piena.
Il tema che utilizzo di più nelle mie opere, indipendentemente dalla tecnica o dai mezzi espressivi utilizzati, è la vita. Sono molto interessato a rappresentare la percezione: le emozioni, i ricordi e i sogni.
Cerco in questo modo di dare il mio personale contributo alla vita universale come parte cosciente di essa.
The story of the festival
O.S.-vonB.How did the Festival begin?
A.C. Ventipertrenta, an international digital art festival, was born at the beginning of the third millennium, in 2004, as a project of "Terra dell'Arte" international cultural association.
I thought it was very important to create an international event dedicated to this kind of art, which was still considered secondary at that time in too many ambients of contemporary art.
So that was the way to create a meeting point for artists from all over the world who work in digital art and let these artists meet the public.
O.S.-vonB.How does it function?
A.C. From the beginning we decided that the participation had to be without any filters - all the artists who want to be part of this festival can participate without an invitation, but just applying directly through our website.
https://ventipertrenta.wordpress.com/
In the home page one can choose a language themselves - English, Spanish or Italian.
So we have created an opportunity to have both reconized artists and emerging ones in our festival at the same time.
This was important, because from the very beginning the quality of the appllied works was very high and with a strong element of experiment.
In the last years the participation has been totally free, no application fee. We only laid it down as a condition that the artworks, that remain under the copyright of the authors, become part of the collection of our museum.
Today we can boast a strong collection that has generated a lot of international exhibitions all over the world apart from the actual editions of the festival.
O.S.-vonB.What are the achievements?
A.C. Seventeen editions, more than 700 artworks, more than 150 participating artists.
We are very proud of our results and we tried to synthesize everything in a general catalogue that was published at the end of 2020 that contains a selection of the collection based on the artworks of 82 artists.
A.C.I see the future of our festival very full of good things.
I'm creating a new museum dedicated totally to digital art and I hope it will appear soon.
The festival is very fresh and young and people like it, because it is a good opportunity for those who don't have a strong feeling with the contemporary art to have a meeting with it.
We know that a lot of young artists perceive Ventipertrenta as an opportunity to enter the art world that has been closed for them and their creations no matter how many times they have tried.
This is one of the most important goals in our activity for us, "Terra dell'Arte": to open the doors of the future to those who will live in this future transforming it into their present and into the present of the whole humanity.
O.S.-vonB.Now about your own art
How did you begin?
A.C. I started writing stories in my childhood at the same time when I learned to read and write.
I began creating visual art in my teenage years. I studied composition of the image, production of the images and china ink drawing.
At the same time I studed photography observing the work of my father in this field.
O.S.-vonB.Why did you decide to be an artist?
A.C. I decided I could consider myself and define myself an "artist" when I realized that I had created something I had never seen before.
For me this is the correct definition of an artist.
An artist is a human being who contributes to the development of the whole humanity by creating and giving something new.
Not doing it in competition with the others, but in harmony with their environment and doing it for themselves and for the others.
O.S.-vonB. Your education
I studied photography, design, technical drawing and cartography. All this when there was no computer, so it meant working with traditional methods.
I never finished my university career in philosophy, perhaps because I lived in very strange times. For many of my generation it wasn't that important to have a "piece of paper" back then.
As an artist I have built my personal way through direct learning from the masters, as was normal in the past, not in an Academy. My first teacher was my father in the field of photography.
O.S.-vonB.Your artistic statement
A.C.I believe in the power of art over people. Art has the power to change the life of each of us.
As an art observer and an art producer I think educating people to express themselves through art is fundamental. Not all the people can become artists, but all the people have a streak of creativity inside them. Playing with art helps people to be free and helps them to have a fuller life.
The theme I use in most of my works, regardless of the technique or means of expression, is life. I am very interested in representing perception: emotions, memories and dreams.
In this way I'm trying to give my personal contribution to the universal life as a conscious part of it.
O.S.-vonB.My last question is name of the festival. Why is it called Ventipertrenta?
A.C. Just the size of the works - twenty by thirty. It's a very convenient size.
O.S.-vonB. I agree. I did my first and second solo shows with the presentation of my hand-written book of poetry - also in this size. Then I had a sponsor and we did the third solo show in the Morozov's Palace (now the House of Friendship with Foreign Countries) in 40X60.